Luigi Bernardini |
AL DOTTORE CHE MI CURAVA
Così mi disse alfine, il sor dottore: Bernardini, il tuo male non discerno Chi vuoi c~le ti conosca un male interno? Fosse una piaga, fosse un bornio, fuore.... Bravo, bravo sapiente professore! Lo conosce anche pinco un male esterno! Non la prendo con lei; l'ho col Governo Che dà la paga a un asin ragliatore. E se rimedio alcun non sa trovare Devo dunque morire? Questa è bella! Lei mi deve del tutto perdonare Se altèro un pochettino la favella: Soltanto acqua di malva sa ordinare Per farmi buttar fuori le budella.... |
DISTACCO DI BUTI DA VICOPISANO
Quando comunità faceva Buti L'uomo più annoso si ricorda appena, poi 1'unì coi paesi men temuti il Granduca Leopoldo di Lorena, ma mentre Ei regna. con real decreto, questo sacro diritto gli fu vieto. Diciotto lustri sono già trascorsi.. Che fu con altri sette unito in vico, ed era indarno con istanze opporsi al toglimento d'un diritto antico, Che se discerno ben, d'allora in poi, Fu solo e sempre a carico di noi. Quando la pera è ben fatta matura dal verde ramo si dilata e cade Nel sen di madre terra per natura. Ragion che veramente persuade. E 1'acqua che dal mar lungi soggiorna pei suoi declìvi al patrio mar ritorna. E così la butense valle antica che il più sacro diritto ha riscattato Alfin, con la più energica fatica: Buti dal Capoluogo si è staccato, Ad onta di colui che nudo venne A rivestirsi di butesi penne. Ma un'illustre famiglia cittadina Sapea qual sorte ha il porco quando ingrassa. Domenico le cose ben raffina E strigare ha saputo la matassa, Egli ha trovato con il suo intelletto La magica chiavina dell'uscetto. Oggi il signor Domenico fa onore Alla patria natia di Paolo e Guido E di quel sommo Bartolo scrittore Di cui per tanta terra suona il grido. Con sì probo espertissimo nocchiero, Buti, or t'avanza per le vie del vero. |