VECCHI RICORDI
Vedo in soffitta un vecchio canterale, un poco opaca è la sua lucentezza che ricorda un’antica giovinezza con visioni che (a volte) fanno male.
Sulla pietra di marmo v’è posato, su due cassetti, un grande specchio ovale in cui rivedo ancora (tale e quale) il volto di mio padre insaponato
mentre si fa la barba, e verso sera, vedo mia madre guardarsi cantando mentre che lentamente pettinando ed intrecciando va la chioma nera.
I ricordi rimbalzan sullo specchio dal tempo reso ormai lattiginoso ed io lo guardo a lungo, speranzoso di rivedermi giovane..... Son vecchio.
AI MIEI GENITORI
Vorrei che aveste visto l’emozione dello splendido giglio quando ha fatto la prima Comunione la figlia di mio figlio.
Se questo freddo marmo attraversare potesse questo canto vi pregherei, pur se non sò pregare, oggi d’essermi accanto.
Potessi scuoter dalle fredde ossa il silenzio dei morti e ritirarvi fuori dalla fossa..... Ci fareste più forti.
Ma ciò non è permesso, in camposanto tutto si placa e tace. Su noi vegliate, che vi amiamo tanto, e riposate in pace. |
QUANDO VI PRESTERANNO...
Quando vi presteranno questi versi e leggerete le memorie mie v’accorgerete del tempo che persi a scriver ciò che chiamo “poesie”.
Rimasi soddisfatto, ci soffersi, dissi preghiere, pronunciai eresie, a secondo se i canti dei miei versi scendevan dritte o tortuose vie.
Ho fatto quello che potevo fare, ho detto quello che potevo dire, ho scritto quello che sapeo rimare.
A chi leggendo mi potrà capire non chiedo certamente di osannare, chiedo soltanto di non maledire.
AL CAMPANILE
Maestosa, vecchia torre, che solenne t’innalzi a benedire la borgata simbolo d’una fede che perenne verrà sempre nel mondo professata.
Sopra te il manto la Madonna tenne per proteggere questa sua vallata e il tocco dei tuoi bronzi vi mantenne la fiamma religiosa alimentata.
A guardia della casa del Signore t’ergi imponente con il borgo intorno e della vita tu scandisci l’ore:
col mattutino annunci un nuovo giorno apportator di gaudio o di dolore, e con l’Ave la sera fa ritorno. |
QUANT’ERA MEGLIO SE RESTAVI VETRO....
Quando mi levo mi bado allo specchio, bado la faccia con l’aria pensosa, bado ‘r visso d’un omo oramai vecchio, bado la pelle che si fa grinsosa,
bado le spalle che si fan cascanti, bado le borse gonfie sotto ll’occhi, bado ‘n bocca què denti ciondolanti, bado gambe marferme in su ginocchi.
Quant’era meglio se restavi ‘r vetro che dava luce da la finestrella prima d’avè quella vernice ghietro.
Un mi dicevi mai ste cose amare, tremolavi ar chiarore d’una stella e t’accendevi quando ‘r sole appare. |
UNO SPECCHIO ANTICO
E mi missi a badà un antico specchio fatto nero dar tempo e da l’età e tra le macchie de l’umidità ci vedevo rifresso un omo vecchio che mi badava da quer vecchio vetro.
Un visso stracco, vòto, un visso smorto, poghi capelli, borse sotto l’occhi sbarrati come quelli de l’allocchi, la testa (‘nsomma) ci vedeo d’un morto.
Credevo di vedè la gioventù er visso fresco di tant’anni agghietro.... Che storto.... Agghietro un ci si torna più.
ER MI NONNO SORDO
Er mì nonno è assordito, la vecchiaia n’ha giocato davero ‘n brutto scherso, discorri piano un sente, urli un c’è verso, è una noia fissa, ‘n lavativo a ghiaia. Fischi o fiaschi per lù è la stessa cosa, è sordo però vor sentì ‘gni cosa.
M’ha ditto: “Un urlà più, ci sento bene, m’hano misso ‘n bottone ‘ndun’urecchio che ci sento anco troppo, per un vecchio questo vor dì levallo da le pene.” N’ho ditto:”Bravo, di che marca è?.” E lù: “Tra un quarto d’ora eno le tre.” |
Enzo Pardini N. 25/12/1922 - M. 21/10/1995 |
Enzo Pardini ha scritto 9 maggi, 9 tragedie, 4 drammi, 9 commedie, 24 racconti, oltre 1000 tra poesie e sonetti, circa 200 poesie dedicate alla famiglia e più di 70 poesie in vernacolo butese. Altre poesie sono state scritte come corrispondenza tra amici negli anni 50-60. Infine “La Sacra Bibbia”, composta da 8 quartine e 1027 terzine
Maggi
1. Otello, il moro di Venezia (maggio in tre atti) 2. Otello, il moro di Venezia (atto unico) 3. Macbeth, l’usurpatore maledetto 4. Mirra, l’amante incestuosa 5. Sofonisba, regina di Cartagine 6. La passione di Cristo, dal Vangelo secondo Matteo 7. Anna, la donna del bandito 8. Musolino, brigante per vendetta Rigoletto, il buffone gobbo
Drammi
1. Una traversata con i promessi sposi 2. Madre Courage 3. Chi soffre speri Peer Gynt
Tragedie
1. Giulio Cesare, il grande condottiero 2. Marcantonio e la regina d’Egitto 3. Amleto, il presunto folle 4. Nozze di sangue 5. Re Lear, fine di una dinastia 6. Romeo e Giulietta, gli amanti di Verona 7. Medea principessa della Colchide 8. Antonio Foscarini e i tre inquisitori Ino e Tenisto le regine di Tebe
Commedie
1. La Lupa 2. La Mandragola 3. Le veglie intorno al fuoco 4. La bottega del caffè 5. Il mercante di Venezia 6. Il fantasma del castello 7. ‘r coppo 8. La vecchia veglia Chi ha ucciso la chiromante?
Racconti
2. A Buti 3. Ammonimento 4. Jacopo Danielli 5. In cerca di ispirazione 6. Vino difettoso 7. La letterina dell’orfanella 8. Letterine alla Befana 9. Ricordo di una gita 10. Gita in San Giovanni 11. Una beffa sanguinosa 12. Un perfetto cacciatore 13. La madonna del Rosario 14. La madonna della neve 15. San Niccolao 16. Battaglia fra santi 17. Cappuccetto Rosso 18. Una triste storia 19. La coda del diavolo 20. L’amante di “Gramigna” 21. Compare Turiddo 22. Pane nero 23. Nato sotto cattiva luna Baldoria all’osteria |