Casella di testo: SU LA TERRA DI OMERO

Sotto la nova fiorente aurora 
di un cielo vellutato 
su antichi bianchi tratti incerta 
i piedi nudi e le ginocchia 
timida ho piegato

Le lunghe chiome ho sciolto 
per togliere sul suolo 
de la tua illustre terra (Omero) 
la polvere dal falso colore 
e labbra amorose ho dischiuso 
come farfalla sui primi germogli

Ho cercato d’esser cieca 
ne lo sguardo gaggio del sole 
su questo lembo di vita 
per mirar lontano oltre la riva 
ove il tuo canto onora il Parnaso

Leggera ne la foce dei venti 
ho camminato 
e sibili nenie dei saggi ascoltato 
tra pietra e torri aride d’umano

Dolci Muse dai pacati sorrisi 
e leggendari costumi 
a l’ombra di secolari mura 
ho visto filare con sapienza antica 
come il tempo fila 
l’esile filo d’oro de la vita 
e i suoi migliori sogni.

Casella di testo: L’AMOROSO CANTO 
NE LA LUCE DEL SOLE

E ti bacia sul sacro monte 
Aquila di perenne pace 
da l’artiglio glorioso, cinto 
da l’argento olivo 
la dea rosadorata aurora 
quomo nei tempi gruenti e gloriosi 
di Paola da Buti.

E io tra splendenti aurore 
da lungi col guardo e pensiero 
imago le rare spumose 
fiorenti Anche de i miei monti, ove 
ai sereni lidi giovinezza s’apre 
su le soglie de le vergini 
acque sorgive.

Rapisci o Aquila 
da lucido artiglio e getta 
ne la profonda e nera selva 
la caligine del mondo 
e di gloria canta lungo le rive 
del diletto Magno 
ne la luce del sole 
ne la melodia di un leggero vento 
onde io figlia possa nel respiro dei fiori 
udire l’amoroso canto.

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