Amos  Bernardini

Nato a Cascine di Buti il 13 novembre 1911, Amos Bernardini non aveva avuto, come pittore, alcuna formazione scolastica. Salvo un breve alunnato presso il professor Gambassi di Vicopisano, egli aveva acquisito da autodidatta le conoscenze tecniche per dare forma al bisogno di dipingere, e soprattutto le immagini del paesaggio butese del quale diventerà, in oltre un quarantennio di ininterrotto colloquio, un interprete sensibile e appassionato nel solco d'una pittura post-impressionista di immediata restituzione visiva del reale.

Il servizio militare svolto a Firenze gli consentì di affinare il proprio gusto con 1'osservazione dei capolavori ivi raccolti, ma è alla natura che egli guardava per trarne insegnamenti, ai quali rimase sempre fedele. Per vivere conduceva una piccola impresa di decorazione, ma la pittura occupava ogni sua fibra.Alla continuità e intensità del lavoro non corrispondeva una presenza espositiva costante e frequente. Sono poche le esposizioni personali, tenute a Roma ( 1938), Buti ( 1956), Lucca ( 1958), Pontedera ( 1958 e 1962), Pisa ( 1960). Non numerose anche le presenze in rassegne e premi, ricordiamo nel '54 la Biennale di Pontedera, nel '59 il premio Città di Grosseto, nel '60 e '63 la Rassegna Pisana di Arti Figurative (premiato), nel '58 la collettiva della Bottega dei Vageri a Lindau in Germania e in Francia, e altre manifestazioni a Firenze, Viareggio, Livorno, San Marino, Montecatini ecc. morto il 17 novembre 1972.

Ritratto della figlia Luciana, 1940

Olio su tavola, cm 25,5 x 45

Autunno sul viale della stazione,

Olio su tavola, cm 44 x 55 1963

Via di costa, 1955

Olio su tavola, cm 63 x 100

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