Vale la pena ricordare che nel 1276 ben undici chiese fossero sottoposte alla pieve di Buti, già intitolata a San Giovanni battista. San Lorenzo di Cintoia (da non confondere con quella dell’Abbazia, intitolata a S. Stefano) San Michele di Castello San Donato S. Giulia sul Poggio San Martino in Cintoia San Pietro di Farneta o Farneti SS. Giacobbe e Cristoforo o SS. Iacopo e Cristoforo, poi SS. Iacopo e Filippo Santa Maria di Panicale San Giorgio in Panicale basso, dov’era anche il castello dello stesso nome San sebastiano (fondata da un tal Masolino da Buti, celebre contadino guerriero), a nord est di Buti San Cassiano o SS. Ippolito e Cassiano
CINTOIA - La località corrisponde a quella che oggi è detta La Badia. In antico vi fu li importante monastero, ma ebbe per molto tempo il nome di Castrum Cintoriae. con ciò denunciando una più remota origine romana. L'ipotesi non è azzardata considerando la felice posizione strategica del luogo, quasi a metà strada fra Vico e Lucca, lungo il versante orientale del Monte Pisano, in quell'epoca affacciato sulle acque del Lago di Sesto.
LE ORIGINI. Secondo alcuni autori l'origine dell'abbazia risalirebbe all'840; ma territori di Cintoia sono citati già nell'atto con cui il 31 maggio 780 Gumberto e Ildeberto, figli di Auricardo, facevano dono all'abbazia di San Savino di loro beni situati appunto in Cintoia, nonché nel decreto di Berengario I del 5 luglio 960 che abbiamo ricordato per Buti. In ogni caso sul finire del X secolo si ha documentazione di una controversia tra Cintoia e l'abbazia di Sesto, controversia che fu risolta nel 1003. Probabile è che il Monastero sia esistito contemporaneamente al Castello di Cintola e, più probabile ancora, che l’Abbazia medesima abbia assunto fin dalla sua fondazione l’aspetto e la funzione di un fortilizio. Fatto sta che nel 1015 il Vescovo di Pisa Guido (o Wido o Bidone) assalito e ferito mortalmente durante una sua visita pastorale in questa zona, sul limitare dei territori Lucchesi, nel castrum Cintoriae rese l’anima a Dio e vi fu tumulato. Il Bracci, cui ci riferiamo prevalentemente nel riesumare queste vicende, sostiene che il vescovo si sia rifugiato in Cintola dopo avere inutilmente tentato di riparare nell’abbazia di Sesto, o forse perché il castrum Cintoriae gli dava maggiore affidamento che non 1’ abbazia sulle sponde del lago. Fatto si è che anche da questo episodio è facile dedurre come l'abbazia coincidesse col castello, che, quindi, nel 1015 doveva già esistere da tempo. A parte ciò, è certo che il 13 giugno 1099 un certo Bernardo Gherardi lasciò terre e vigne che possedeva nella corte di Cintoia, nonché i beni che possedeva dentro e fuori i castelli di Buti, di Calcinaia e di Bientina, ai Camaldolesi che, forse proprio in conseguenza di questa copiosa donazione vennero a stabilirsi nel monastero ormai in piena efficienza. La cosa, del resto, risulta ormai confermata da molte bolle pontificie, la prima delle quali, che risale al 1111, è di Pasquale II che elencando tutte le abbazie tenute dai Camaldolesi, vi include anche quella di S. Stefano di Cintoia. Notizia che, del resto, il medesimo pontefice ha motivo di confermare in un'altra sua bolla del 21 novembre 1113, nella quale il monastero di Cintoia è addirittura nominato per primo fra tutti quelli amministrati dai Camaldolesi. Anche 0norio II cita il monastero nella sua bolla del 17 marzo 1125. |
* Castelli e Rocche * |
Otto, i castelli che si ricordano: Castello di Panicale: Castel di Nocco: che prese nome da un certo Nocco Bonfigli. I resti del Castello sono ancor oggi visibili nell’antico borgo, a cavaliere della strada montana che collega Vicopisano a Buti. Castel San’Agata: sul monte d’Oro, che sovrasta Castel di Nocco, e di cui sono ancor rinvenibili i possenti ruderi. Castel Tonini: in Buti, succesivamente manomesso ed ormai cadente. Caste’arso: più anticamente detto di San Cassiano, distrutto da Castruccio Castracani nel 1312,nella zona di Badia. Castello di San Lorenzo in Cintoia, verso Cascine di Buti, forse coincidente con l’antico castrum Cintoriae. Castel San Giorgio, in Panicale Basso. Castel di Farneta, a ovest di Buti, lungo la via oggi detta”del Colle” |
Veduta di Castel Tonini e del borgo medievale di Buti in una del Polloni, un tempo residenza della famiglia medici. |
Chiese e Monasteri del 1276 |
I resti dell’antico monastero di Cintoia Così come poté vederli il Polloni. |